Premio Nobel per la Pace 2014, assegnato congiuntamente all'attivista indiano per i diritti dei bambini Kailash Satyarthi.
"Malala, tu sei la nostra eroina, sei la nostra grande paladina. Noi siamo con te, e tu non sarai mai sola." Ban Ki-moon, segretario generale dell'ONU.
All’età di undici anni comincia a scrivere della vita sotto i talebani su un blog in urdu della BBC. Nel 2011 come riconoscimento per il suo coraggio e il suo impegno in favore dei diritti delle donne riceve il Pakistan’s National Youth Peace Prize.
Il 9 ottobre 2012, alle ore dodici, mentre si trova nell’autobus che la riporta a casa dopo la scuola, un uomo sale a bordo e le spara in faccia lasciandola in fin di vita. Anche se ha appena undici anni, per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo il suo desiderio di leggere e di studiare.
Dopo l’attentato subito, continua la sua campagna universale per il diritto all’istruzione attraverso il Malala Fund, organizzazione non profit che raccoglie fondi da dedicare a progetti educativi in tutto il mondo.
Il Premio Nobel 2014 per la Pace: il 60enne Satyarthi e la 17enne Malala sono stati premiati "per la loro battaglia contro la repressione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'educazione".
In Italia nel 2016 è stata pubblicata da Garzanti la sua autobiografia Io sono Malala, scritta insieme a Patricia McCormick. Nel 2019 viene pubblicato Siamo tutti profughi (Garzanti).